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العنوان
Il linguaggio della moda in alcune riviste italiane dal 2013 al 2018 :
المؤلف
Ahmed, Mayada Abo Seif Sayed.
هيئة الاعداد
باحث / ميادة أبوسيف سيد أحمد أبوسيف
مشرف / داليا جمال إبراهيم أبو العنين
مشرف / غادة أبو المكارم عبد العزيز
مناقش / داليا جمال إبراهيم أبو العنين
تاريخ النشر
2021.
عدد الصفحات
462 p. :
اللغة
الإيطالية
الدرجة
ماجستير
التخصص
اللسانيات واللغة
تاريخ الإجازة
1/1/2021
مكان الإجازة
جامعة عين شمس - كلية الألسن - اللغة الإيطالية
الفهرس
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Abstract

La presente tesi mira ad esaminare il cosiddetto “il linguaggio della moda” per verificare se sia un linguaggio caratterizzato non solo da un lessico specifico, ma anche da fenomeni sintattici, retorici e stilistici che ci permettano di identificarlo come un linguaggio proprio. A tal fine si sono prese in esame come un corpus Elle, Glamour, Vogue e Io Donna del Corriere della Sera, i numeri presi in considerazione vanno dal 2013 al 2018.
La tesi si articola in due capitoli. L’introduzione vuole essere una presentazione del settore moda in generale e, inizia con la definizione del termine ‘moda’. Inoltre, si è deciso di trattare le caratteristiche che distinguono i linguaggi settoriali, allo scopo di verificare, durante lo svolgimento dellʼanalisi, se queste caratteristiche saranno davvero tipiche e applicabili sul campo in questione. Poi, si fa riferimento all’evoluzione storica del fenomeno moda nel corso del tempo. Successivamente, si mette in luce la sociologia della moda.
Il capitolo primo viene dedicato allo studio lessicale, verte su quattro aspetti lessicali, quali: la formazione delle parole (§ 1.2.), si conferma che il campo della moda trasmette le ultime novità della moda, altrettanto il linguaggio della moda trasmette le ultime novità lessicali, rappresentate nei procedimenti di derivazione (§ 1.2.3.), composizione (§ 1.2.5.) creando così i cosiddetti neologismi. Tramite i prefissi e i suffissi valutativi si creano sostantivi e aggettivi per ingrandire il valore e esaltare le qualità di un certo capo dʼabbigliamento. Nella suffissazione (§ 1.2.3.2.) si ricava un particolare interesse per l’alterazione (§ 1.2.3.2.3.) considerato così il ricchissimo meccanismo produttivo. Si cristallizzano anche nei testi della moda le polirematiche (§ 1.3.), ritenute un altro aspetto della creatività lessicale. La creatività di tale procedimento si estende anche per assorbire gli influssi stranieri: come le polirematiche inglesi (§ 1.3.2.), le polirematiche francesi (§ 1.3.3.), e si costituiscono anche polirematiche da elementi ibridi (§ 1.3.4.).
E si presentano poi i forestierismi (§ 1.4.3.) che rappresentano una parte rilevante nel corpo lessicale della moda. I giornalisti ricorrono spessissimo ad impiegare parole straniere per esprimere un modo di vita prestigioso, allo scopo di assegnare al prodotto l’aspetto di internazionalità e, quindi, renderlo esclusivo e desiderabile.In particolar modo, si ricorre al francese (§ 1.4.3.1.) per creare l’atmosfera tipica degli elegantissimi boutique parigini pieni di abbigliamenti di prima classe. Lʼuso dell’inglese (§ 1.4.3.2.) è un modo con cui si costruisce un’atmosfera di magia e, nello stesso tempo, per mostrarsi al corrente e alla moda.
Infine, si esamina il fenomeno del calco (§ 1.5.) adoperato nella stampa femminile.
Il capitolo secondo pone, invece, l’attenzione sullo studio semantico e morfosintattico. È strutturato in due parti, la prima parte tratta lo studio semantico (§ 2.1.) che analizza il lessico della moda dal punto di vista semantico e si chiude con lʼuso stilistico di alcune figure retoriche (§ 2.1.6) che si dividono in figure retoriche semantiche (§ 2.1.6.1.), figure retoriche fono-morfologiche (§ 2.1.6.2.) e figure retoriche sintattiche (§ 2.1.6.3.).
La seconda parte riguarda lo studio morfosintattico (§ 2.2) che analizza i fenomeni sintattici più salienti nei testi della moda. Ho trattato per primi i modi e i tempi verbali (§ 2.2.1.), e risulta che: l’indicativo (§ 2.2.1.1.1.) è il modo preferito nel corpus, perché esprime la novità e nello stesso tempo lʼattualità che è essenziale nel persuadere il lettore. E si impiega lʼimperativo (§ 2.2.1.1.2.) con cui non sʼintende un ordine diretto, però, si esprime un invito con lo scopo di esortare il lettore a comprare un certo prodotto. Per contro, l’uso del congiuntivo (§ 2.2.1.1.3.) e del condizionale (§ 2.2.1.1.4.) è ridotto, perché esprimono dubbio e ipotesi, il che non garantisce l’efficacia del messaggio.
Inoltre, sono stati esaminati i tipi di frasi (§ 2.2.2.) e viene delineato il fatto che si usano le frasi interrogative (§ 2.2.2.1.) in particolar modo per persuadere il lettore. Le esclamative (§ 2.2.2.2.) hanno il ruolo di dare valore al prodotto, e sottolineare una funzione emotiva. Le presentative (§ 2.2.2.3.) focalizzano l’elemento che viene presentato allʼinizio della frase. Le parentetiche (§ 2.2.2.4.) si usano con lo scopo di far spiccare unʼinformazione in più.
Successivamente, si osserva anche la preferenza dello stile nominale (§ 2.2.5.). Con tale stile i giornalisti formulano messaggi massimamente concisi e nello stesso tempo suggestivi.
Le nostre statistiche lungo il percorso della ricerca saranno presentate nelle conclusioni con particolare attenzione all’aspetto comunicativo e culturale dei fenomeni linguistici rilevati. Infine, viene annessa un’appendice delle immagini illustrative.
In base allʼanalisi, troviamo che è opportuno attribuire lʼappartenenza della lingua della moda allʼ“insieme” delle lingue settoriali. Ciò è dovuto al fatto che, sul livello lessicale, è un linguaggio dotato di un proprio vocabolario, usato da tutti gli addetti ai lavori del campo della moda (stilisti, giornalisi, interessati, ecc.). Sul livello sintattico, troviamo che ci sono dei fenomeni sintattici tipici nei testi della moda come la spiccata prevalenza della nominalizzazione, raggiungendo così lʼobiettivo dellʼeconomia linguistica. Sono frequenti anche le forme nominali ottenute tramite lʼomissione del verbo. Per di più, troviamo che la lingua della moda è molto vicina alla lingua dei giornali e quella della pubblicità, è diffusa attraverso i mass media, perciò il testo della moda fa ricorso alla retorica per convincere e catturare lʼattenzione del lettore e sfrutta dei meccanismi retorici che godono di forte impatto.